In un campo di gioco segnato da volatilità, incertezza e complessità, il sistema dei controlli interni è la racchetta che consente alle banche di rispondere con precisione ai colpi imprevisti del mercato. Dopo le grandi crisi finanziarie, è emersa con chiarezza la stretta connessione tra il controllo e la gestione del rischio: come in una partita di alto livello, non basta un buon attacco, ma è fondamentale saper difendere il proprio campo e rispondere con colpi ben calibrati.
Un sistema di controlli interni efficace rappresenta, infatti, una mossa strategica per anticipare, monitorare e gestire i rischi, garantendo stabilità e sostenibilità nel lungo periodo. Nel mondo del business, come nel tennis, la vittoria non si ottiene solo con la potenza, ma con un gioco equilibrato, in cui ogni colpo è studiato e ogni mossa è guidata da disciplina e visione strategica.
Oggi le banche non possono più limitarsi a cercare la massimizzazione dei profitti con colpi rischiosi e spettacolari. Serve un gioco solido, costruito su un sistema di controllo interno robusto ed efficace, capace di assicurare risultati sostenibili, nel rispetto delle regole e con un approccio responsabile. In questa partita, il profitto non è il risultato di una serie di colpi di fortuna, ma il frutto di un allenamento costante, di un controllo rigoroso e di un piano di gioco ben definito.
La Compliance: il coach invisibile che guida il gioco
Il sistema di controlli interni è un modello avanzato di governance, pensato per gestire i rischi e ottimizzare le risorse aziendali. Un buon giocatore sa che la strategia è tanto importante quanto l’abilità tecnica: il rispetto delle regole, la capacità di leggere il gioco dell’avversario e la gestione della pressione segnano la differenza tra una partita persa e una vittoria.
In questo contesto, la funzione di Compliance è il coach che aiuta a giocare secondo le regole, prevenendo errori che potrebbero costare caro. Il rischio di non conformità è come una penalità per un fallo tecnico: può portare a sanzioni, perdite finanziarie e danni reputazionali. Per evitarlo, la Compliance deve essere sempre sul campo, pronta a segnalare possibili infrazioni e a suggerire le giuste contromosse.
Poiché il rischio di non conformità può annidarsi in ogni fase del gioco, la prevenzione deve partire da chi è in prima linea: i giocatori stessi, ovvero i dipendenti, devono essere responsabilizzati e consapevoli dell’importanza delle regole. La Compliance adotta un approccio “risk based”, analizzando i colpi più critici e intervenendo laddove il rischio è maggiore.
Per garantire un gioco pulito ed efficace, la funzione di Compliance deve avere una visione completa del campo: deve poter osservare tutte le attività della banca, raccogliere informazioni e dialogare con i giocatori per affinare la strategia. Solo così sarà possibile mantenere un gioco fluido, nel rispetto delle regole e con la sicurezza di essere sempre pronti a rispondere anche ai colpi più insidiosi.
Il segreto per vincere? Giocare con intelligenza, controllo e rispetto delle regole.